Provincia di Bari
Assessorato per i Beni e le Attività Culturali
MOSTRA FOTOGRAFICA
ESPRIT MÉDITERRANÉEN
Bari, Pinacoteca Provinciale, 14 luglio 2011 – 6 novembre 2011
Inaugurazione: giovedì 14 luglio 2011 ore 18.00
Con una scelta di immagini di più di cinquanta autori italiani, che attraverso le loro opere hanno definito una linea di narrazione della propria identità mediterranea, ancora una volta la Pinacoteca Provinciale di Bari è protagonista di un evento culturale che vede al centro dell’interesse il confronto dialettico tra antropologia e fotografia.
Promossa dall’Assessorato per i Beni e le Attività Culturali della Provincia di Bari, e patrocinata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, la mostra Esprit méditerranéen, a cura di Clara Gelao, direttrice della stessa Pinacoteca, e di Cosmo Laera, fotografo e ideatore di eventi fotografici, sarà inaugurata giovedì 14 luglio 2011, alle ore 18. 00.
L’esposizione prende spunto dal volume fotografico, curato da Cosmo Laera, con un testo critico di Roberto Mutti (ed. Arti Grafiche Favia, Bari) – che sarà presentato in occasione dell’inaugurazione –, costruito sull’idea dell’esistenza di una sorta di “mediterraneità”, cioè di una più o meno esplicita appartenenza ad una civiltà millenaria, ricca di componenti storiche, filosofiche, antropologiche, e della conseguente possibilità di riconoscere questa dimensione mediterranea, vista non solo e non tanto come definizione topica o come dato anagrafico, ma come luogo mentale che identifica una particolare ispirazione, un particolare esprit, una particolare logica, negli autori invitati a partecipare all’iniziativa editoriale.
La “mediterraneità” al centro del volume è, in sintesi, intesa come identità antagonista al fenomeno della globalizzazione, nicchia antropologica – definita dalla consapevolezza dell’appartenenza – che permette agli autori di coltivare un aspetto individuale e autonomo nella loro visione del mondo e si riflette nel loro modus operandi, come suggerisce il titolo, evocativo di una straordinaria riflessione di Paul Valery che all’ispirazione mediterranea aveva dedicato le sue attenzioni già nel 1933.
Le osservazioni di Roberto Mutti inserite nel volume rendono però evidente il fine più sottile e complesso del progetto, che non è solo quello di definire la “dimensione mediterranea” degli autori, ma anche di avviare una riflessione intesa a riconoscere ed approfondire le capacità creative e le potenzialità dell’arte della fotografia: ”Perché, allora come oggi, il Mediterraneo resta soprattutto una dimensione in cui immergersi, uno specchio in cui riconoscere la nostra natura di uomini alla ricerca della conoscenza”.
Interpreti della eredità mediterranea tradotta nella loro ricerca artistica sono cinquanta autori dell’area del Mediterraneo:
CRISTINA BARI, FABIO BARILE, COSIMO BELLANOVA, FABRIZIO BELLOMO, GIANNI CATALDI, DANIELA CAVALLO, BERARDO CELATI, NICOLA CENTODUCATI, MICHELE CERA, FRANCESCO CIANCIOTTA, NICOLAI CIANNAMEA, ROSA CIANO, ALESSANDRO CIRILLO, FRANCESCO CITO, MARIO CRESCI, GUILLERMINA DE GENNARO, DONATO DEL GIUDICE, GIUSEPPE DE MATTIA, GIUSEPPE DI GIGLIO, STEFANO DI MARCO, TIZIANO DORIA, GIUSEPPE FANIZZA, LUCIANO FERRARA, ARIANNA FORCELLA, BEPPE GERNONE, FRANCO GIACOPINO, GAETANO GIANZI, COSMO LAERA, GIANNI LEONE, CARMELA LOVERO, GIUSEPPE MAINO, FRANCESCO MEZZINA, DOMINGO MILELLA, LUIGI MINERVA, CARMELO NICOSIA, FRANCO PIERNO, GINO PUDDU, CIRO QUARANTA, FRANCESCO RADINO, MICHELE ROBERTO, CALOGERO RUSSO, FRANCESCO SCAGLIUSI, SAVERIO SCATTARELLI, TONINO SGRO', FRANCESCA SPERANZA, PIO TARANTINI, ANTONIO TARTAGLIONE, ROBERTO TARTAGLIONE, CHIARA TOCCI, MAKIS VOVLAS, GIANNI ZANNI.
Mostra a cura di: Clara Gelao e Cosmo Laera
Volume-catalogo: a cura di Cosmo Laera, ed Arti Grafiche Favia, Bari
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Ho visitato proprio ieri la mostra. Ho molto apprezzato le opere selezionate, ma meno l'organizzazione.
RispondiEliminaMi permetto, infatti, di suggerire che le fotografie dovrebbero essere trattate esattamente come opere d'arte: dunque, sarebbe stato opportuno indicare per ogni foto la data e il luogo (oltre al titolo, se il fotografo ne ha indicato uno), le dimensioni e il materiale scelto per la stampa. Mancando queste informazioni, spesso rischia di sfuggire anche la "poetica" che ha indirizzato la macchina fotografica.